martedì 26 agosto 2008

TRA INCUDINE e MARTELLO (Part. IV)

Fine delle vacanze e nuova recensione!!
Oggi voglio parlare di un gruppo poco noto, che comunque ha prodotto, al nascere del nuovo millennio, un disco meritevole almeno di una menzione e di un ascolto da parte degli amanti del metal progressivo ma non solo.
La band in questione sono gli Ivory Tower, gruppo di Amburgo che si presenta con un nuovo nome (prima Steiger) e una direzione musicale molto progressive e professionale rispetto agli inizi. Il titolo dell’album in questione riprende il nome del gruppo, e, rispetto al primo lavoro gli Ivory Tower hanno dovuto rimescolare la line-up, che ha portato un aumento qualitativo sia intermini di composizione musicale che di perizia tecnica. L’ombra dei Dream Theater aleggia a tratti su questo lavoro soprattutto per quanto riguarda le scelte melodiche ed il lavoro di voce, ma gli Ivory Tower sono bravi ad evitare che l’ispirazione si trasformi in plagio. Le chitarre sono piuttosto pesanti, quasi a cercare di trovare un tocco di modernità che sia al tempo stesso segnale di distinzione , e le testiere, molto presenti, non vanno a ripercorrere le strade usate ed abusate delle scale neoclassiche, ma vanno piuttosto ad integrare i brani in una maniera intelligiente e personale. Agli Ivory Tower non manca certamente coraggio, e i cinque ragazzi di Amburgo non hanno paura a cimentarsi in una cover tanto impegnativa quanto inusuale quale quella di ‘Music’ originariamente firmata da John Miles. I quindici minuti di ‘Blinded’, dall’altra parte sono una ulteriore riprova di come la band sia assolutamente sicura e all’altezza, sia come songwriting che capacità di esecuzione. Un disco davvero notevole, da ascoltare e riascoltare.