martedì 8 luglio 2008

SIAMO IN CONDIZIONE DI EMERGENZA.

Con la frase sopraccitata si potrebbe riassumere lo svolgimento della F.D.A. di quest’anno.
Proprio così ragazzi, anche nel 2008 si è svolta la “classica estiva” per eccellenza.
Dopo un primo responso di partecipanti poco nutrito nulla faceva sperare ad un epilogo veramente magniloquente.
Infatti al ritrovo in piazza San Zeno alle 20.30, i bei ragazzi del luogo sono solo in 3: Cannoni, Colombo e Bonacina, pronti a raggiungere il Caldirola in quel di Bevera.
Il Caldirola era già impegnato in un assalto al porcello, dal fantomatico Gino, e quindi la truppa si reca prontamente sul luogo per arruolare il soggetto tatuato.
Superati i convenevoli con i padroni di casa, un colpo di mano di Cannoni induce un altro imberbe giovane (il sottoscritto) ad una deviazione dal percorso prescelto: porcello e sidro a volontà, per una più classica capatina ad una taverna in quel di Bevera.
E qui ad un orario imprecisato succede l’irreparabile…………si decide infatti di proseguire in due verso casa. La distanza è notevole, ma i due ragazzotti, nel fulgore della loro età e con una buona dose di rifornimenti, partono.
Lungo il tragitto, irto di insidie, tra cui l’oscurità e il precoce decadimento della prestanza fisica e psicologica ci inducono ad varcare la soglia di una locanda, il Cannoni colto da crisi di identità parte con la massima: “scusi buon uomo, siamo in condizioni di emergenza non potrebbe prestarci il telefono per una chiamata?”
Colto da buoncuore o da disgusto verso i due avventori, l’oste porge, con un pò di indolenza, l’oggetto in questione.
Questo ci porta ad effettuare una telefonata, che però non avrà nessun esisto positivo (causa poca chiarezza linguista). Qui all’interno della bettola il Borgo Antico, ci si rifocilla con quanto il buon uomo ci consiglia, e poi via, molti chilometri ci separano da casa.
Altri incontri lungo la via, altre deviazioni, altri ricordi, ci inducono più volte a deviare dal percorso, ma senza perdersi d’animo, e con buone dosi di sostentamento liquido, i due riescono comunque a raggiungere il pagliericcio dove si stenderanno e si culleranno in un sonno ristoratore.
In conclusione non pensavo che, anche in due persone si riuscisse ad onorare nel migliore dei modi questa tradizione estiva, evento ormai consolidato da ben 16 anni. Epica cavalcata, lode ai guerrieri.

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